Recensione di Gian Domenico Mazzocato
Pubblicato da Gian Domenico Mazzocato in Appunti e carte ritrovate · 22 Gennaio 2021
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VANNO OLTRE IL VISIBILE DEL SEGNO
Trovo questi versi/suggestione in APPUNTI E CARTE RITROVATE, ultima silloge del poeta vigevanese ROBERTO CASATI (Guido Miano Editore, collana Alcyone 2000, prefazione di Nazario Pardini). Libro solare e intimista insieme: la vita come viaggio, come rivelazione e stupore. E tuttavia ci sono molti modi di viaggiare. Casati dichiara il suo nei versi proemiali, una sorta di firma. Lui è Dragut, il corsaro (“per amore / ha attraversato l’ultima notte di vento”). Il corsaro ruba visioni, strappa brandelli di intimità. Una sensualità diffusa e intrisa di pudore. Lo scorridore dei mari (da Capo Horn a Punta Arenas, a Isla Negra) varca ogni giorno le colonne d’Ercole di Gibilterra alla ricerca di una carezza e di un bacio. Le uniche cose, in fondo, per cui valga la pena di farsi esploratori. Pronto e disponibile ai cambi di rotta, come suggerisce e prende il vento. Pronto alla “sorpresa fragile negli occhi”. Casati usa lessico quotidiano per sondare in profondità l’animo innamorato. Riuscire ad esprimere la complessità con parole che appartengono al linguaggio comune è segno di grande poesia. Io mi sento in compagnia di un poeta autentico e coinvolgente quando mi siedo accanto a lui “all’incontrarsi dei minuti e delle ore / sul quadrante del tempo”. Al crocevia della vita, dove si ritrovano, alla fine, tutti gli umani innamorati (e di buona volontà).
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