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Guardami e riempi questo tempo con graffi e carezze,
baciami e stropiccia i pensieri srotolando il cuore a nuovi margini.
Pretendo di essere ancora una volta in fondo ai tuo occhi
l'immagine più semplice oltre il buio della notte.
(.2020)
Roberto Casati
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Hanno scritto della sua poesia, fra gli altri: A.Coppola, F. Piccinelli, G. Barberi Squarotti, M. Ferrante, F. Ballero, A. Cappi, P. Ruffilli, P. Codazzi, N. Di Stefano Busà, R. Carifi, G.Ladolfi, G.D. Mazzocato, G.Miano, E.Concardi, N.Pardini, E. Dalla Libera, R. Piazza, G.A. Palumbo.
Raccolte pubblicate
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Amore e disamore (Lo Faro 1984), Roma e Alessandra (Edizioni Tracce 1986), Coincidenze Massime ( Edizioni del Leone 1988), Ipotesi di Fuga (Edizioni del Leone 1992), In navigazione per Capo Horn (Edizioni del Leone 1999), Carte di viaggio (Guido Miano Editore 2016), Appunti e carte ritrovate (Guido Miano Editore 2020), Come armonie disattese (Guido Miano Editore 2024).
Storia della letteratura italiana
Il secondo novecento
Guido Miano Editore
La fascinazione lunare e femminile acquista particolare rilievo nel viaggio notturno di Roberto Casati che si svolge sotto il segno della donna e degli incantamenti che il suo volto terrestre e siderale riesce a tessere lungo le rotte ipotetiche del senso, sospese fra l'aereo e l'equoreo, immerse nella vertigine azzurra di una poesia che fluisce senza cesure e che sa intuire felicemente il punto di fuga dal tempo, o, forse, di accesso al tempo onirico e simbolico del cuore in cui "imprevisti e pure coscienti / d'essere un'esplosione di stelle / ... / siamo noi il tempo / quell'ipotesi di fuga / dentro quest'amore innamorato".
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Silvano Demarchi
Come armonie disattese
"I pilastri fondamentali di questa raccolta di poesie di Roberto Casati sono costituiti dal rapporto con l’amore e con la natura, di per sé portatori di esigenze conoscitive e comunicative. Si riscontrano anche non poche allocuzioni in senso opposto, cioè riconducibili alle problematiche contemporanee dell’incomunicabilità. Abbondano dunque nel soliloquio poetico, nel viaggio per avventure interiori e geografiche, nelle oscillazioni sentimentali dell’amore vissuto e ricercato, negli sguardi addolorati sulle tragedie del nostro mondo, le incessanti auto-interrogazioni sul senso delle cose, delle memorie, del tempo che passa, dei messaggi del mare-mito e lezione per l’uomo navigante verso altri lidi ed approdi. Si tratta nel complesso di liriche aperte ad una ricerca di “passaggi a nordovest”. Il poeta, fedele a se stesso, può concedersi ancora sogni e fantasie: c’è Dragut, corsaro ottomano del 1.400; Gibilterra e gli echi lontani dei mari del sud; il non visto che ancora attrae nonostante i percorsi senza meta; l’ultimo viaggio misterioso dove regna un agnosticismo senza sbocchi… e la compagnia delle lettere, forse più concreta, che s’incarna in Cesare Pavese, Pablo Neruda. E lasciarsi catturare dalla contemplazione della natura, finché l’eternità del mare sarà dentro di noi.."
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dalla prefazione di Enzo Concardi
Partecipazione ad Antologie
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E' stato inserito nelle Antologie "Trame
della parola" (Edizioni Tracce 1986), "Discorso Diretto" (Canova 1986),
"Lo scrigno aperto " (Nuove Scritture 1990) e "L'attimo della parola"
(Edizioni Fruska 1991), "La poesia contemporanea" (Guido Miano 1997),
"La parola e il tempo" (Ibiskos Editrice 1997), "Quaderni paralleli di nuova poesia" (Guido Miano Editore 2000), "Poiesis" (Edizioni Scettro del Re 2001), in "Storia della letteratura - Il secondo novecento vol.II" (Guido Miano 1998), in "Poeti Italiani nel Mondo" (Book Editore 2003), in "Dossier Poesia 2004" (Book Editore 2004), in " Storia della letteratura - Il secondo novecento vol.III" (Guido Miano), in "Il Calamaio 2005 - Quaderni di poesia" (Book Editore 2005) e in " Storia della letteratura - Il secondo novecento vol.IV" (Guido Miano 2015).